La Sezione ARI di Padova è dedicata a lui..

La Sezione ARI di Padova è dedicata a Renzo (I3MAU), radioamatore di straordinaria competenza e umanità.

Appassionato costruttore e operatore, si distingueva per le sue eccezionali doti tecniche, in particolare nella realizzazione di antenne e dispositivi innovativi. La sua stazione, tra le più avanzate dell’epoca, era il cuore di intense attività di contest in HF, dove Renzo e il suo team raggiunsero risultati di rilievo internazionale.

Accogliente e generoso, insieme alla moglie Pierina (I3MWP) creò un ambiente familiare per radioamatori da tutto il mondo. Anche negli ultimi anni, segnati dalla malattia, mantenne il suo spirito appassionato e altruista. A trent’anni dalla sua scomparsa, il suo esempio continua a ispirare l’intera comunità radioamatoriale.

 

Chi era Renzo..

Renzo era uno dei soci più attivi e appassionati, dotato di eccellenti capacità nel campo dell’autocostruzione.
Lui e la sua famiglia accoglievano sempre tutti con grande calore, mettendo a proprio agio chiunque varcasse la loro porta.

Aveva un talento straordinario nella costruzione di antenne e, con il supporto tecnico di I3JSS, realizzava dispositivi che allora non esistevano sul mercato. Vent’anni dopo, alcuni di questi sarebbero comparsi come prodotti commerciali.

Nel suo team si aveva l’occasione di incontrare radioamatori capaci e generosi, pronti a condividere con i neofiti la propria esperienza.
Spesso ospitava “guest operator” provenienti da altri Paesi, anche da oltre oceano — sia dalle Americhe che dall’Asia.

Le sue capacità di costruttore erano pari a quelle di operatore, in particolare in fonia.
La sua stazione era imponente: due tralicci di circa 40 metri con antenne monobanda Yagi dai 10 ai 20 metri, una delta loop a tre elementi per i 40 metri, delta loop filari fisse per gli 80 metri e un sistema di sloping dipole commutabili per i 160 metri.

 

Contest

Renzo era un punto di riferimento per l’attività contest in HF, alla quale si dedicava da molti anni.
La sua esperienza, unita a una visione lungimirante, è stata fonte di ispirazione e guida per numerosi operatori.

Durante i contest, la sua casa si trasformava in una vera e propria stazione multi/multi.
Alcune camere venivano svuotate per allestire le postazioni di banda: per ogni banda operavano solitamente due operatori in tandem, gestendo i QSO in perfetta sintonia. Sua moglie Pierina (I3MWP, SK) si occupava con generosità di pranzi e cene per tutti, oltre a fare da operatrice di riserva. I figli di Renzo fornivano un prezioso supporto logistico a questa straordinaria impresa.

Il 1992 segnò l’introduzione dei PC “in rete” (quasi tutti 286, con hard disk da pochi megabyte e 1 MB di RAM).
I computer erano collegati tramite porta RS-232 in configurazione “null modem”. La limitata memoria veniva gestita con ingegnose soluzioni che oggi fanno sorridere.
Le interferenze radio erano frequenti e spesso si interveniva “in diretta”, durante il weekend, per risolvere i problemi con i mezzi disponibili.

Il log del contest veniva inviato su un floppy disk da 1,44 MB, inserito in una busta imbottita.
Un’altra innovazione del tempo furono i DVK (Digital Voice Keyer) a stato solido, realizzati con i primi chip ISD, originariamente usati nei combinatori telefonici.

Le vittorie a livello mondiale davano al team la motivazione per continuare a sviluppare la stazione.
Nei giorni liberi ci si ritrovava per testare nuovi dispositivi e fare manutenzione alle antenne.

Negli ultimi anni Renzo si era dedicato con passione alla banda dei 160 metri, condividendo esperienze e consigli con Pierluigi IV3PRK, figura di riferimento per la banda. Tra i due c’erano reciproca stima e sincera amicizia.

 

Gli ultimi anni

Quando scoprì di essere malato, pur mantenendo la sua ammirevole forza d’animo, Renzo iniziò a smantellare la sua stazione.
Si è spento prematuramente nel novembre del 1995.

Negli anni successivi, molti amici si misero a disposizione per completare lo smantellamento dei tralicci e di quanto restava della stazione.

A trent’anni dalla sua scomparsa, Renzo ha lasciato un ricordo indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
È stato come un padre, un fratello e un amico per chi ha avuto la fortuna di collaborare con lui.
Ogni parola risulta insufficiente per esprimere il valore della persona che abbiamo perso, ma per i fortunati resta il privilegio di averlo conosciuto.

Come scrisse di lui I5NPH:
"Mi viene in mente I3MAU , in lui abbiamo sempre visto un esempio da imitare ,campione di modestia, bravura e correttezza."